Ikebana 生け花
L’ikebana, letteralmente “arte dei fiori viventi”, è un’antichissima arte tradizionale giapponese. Arte armonizzante più che enfatizzante, l’ikebana è una filosofia di vita, un percorso che stimola l’espressione di se stessi attraverso i fiori e le piante. Praticare l’ikebana significa imparare ad osservare attentamente la natura e lasciarsi ispirare dalle sue più varie manifestazioni.
Le origini dell’ikebana non sono certe. La tradizione lo fa risalire al 500 d.C. con l’introduzione del Buddismo in Giappone. Sono i monaci buddisti che elaborano omaggi floreali per l’altare del Buddha. Si deve aspettare la metà del 1400 per avere i primi testi scritti, che fissano regole per la disposizione del materiale vegetale. L’ikebana da quel momento ha sempre accompagnato e si è adattato ai cambiamenti storici e sociali del Giappone. Da attività riservata ai monaci, ai samurai si è diffuso tra la nobiltà imperiale nel 1600 e poi alla classe mercantile e alle donne nel 1700. L’apertura del Giappone all’occidente, alla fine del 1800, ha introdotto nelle composizioni fiori non autoctoni e stimolato la creazione di nuovi stili. Ha infine rotto con la tradizione e ha rifiutato le rigide regole che lo caratterizzavano per essere una forma di espressione artistica libera e che rispecchia, come tutte le arti, la personalità dell’artista. Esistono oggi numerose scuole di ikebana in Giappone. Tre sono le più famose e importanti. La scuola Ikenobo, la più antica, che tramanda tradizioni del passato, la scuola Ohara, a metà tra tradizione e modernità, al cui fondatore, Unshin Ohara, si deve l’introduzione dello stile Moribana, la scuola Sogetsu la più innovativa e di avanguardia.
La Scuola Sogetsu
Sofu Teshigahara fonda la scuola Sogetsu nel 1927, con l’obiettivo di rompere con la tradizione, con i suoi stili rigidi e ripetitivi. “L’ikebana Sogetsu può essere praticato ovunque, con qualsiasi materiale, da chiunque ed in qualsiasi momento”, questo il principio rivoluzionario che ha ispirato Sofu Teshigahara. L’ikebana esce quindi dalla sua collocazione tipica, il tokonoma, l’alcova delle case giapponesi in stile tradizionale, per essere esposto in qualsiasi luogo, in ambito domestico e fuori. L’ikebana esce anche dal Giappone per rivolgersi al mondo occidentale, come ogni altra espressione artistica. Libertà completa anche nella scelta del materiale, non più esclusivamente vegetale ma anche non convenzionale. Un profondo cambiamento che rende l’ikebana una forma di arte contemporanea che deve rispecchiare la personalità dell’artista ed il suo stile.